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giovedì 13 agosto 2015

Mostra "Cibo per gli Dei, cibo per gli uomini: i Musei della Calabria all’Expo"



Mostra
Cibo per gli Dei, cibo per gli uomini: i Musei della Calabria all’Expo
Expo –  Padiglione Italia
Milano –  14/20 agosto 2015

La Galleria Nazionale di Cosenza, in occasione di Expo 2015, partecipa alla mostra Cibo per gli Dei, cibo per gli uomini: i Musei della Calabria all’Expo, che si terrà a Milano, Padiglione Italia, dal 14 al 20 agosto 2015.
A rappresentare il prestigioso museo calabrese sarà il dipinto Natura morta con ostriche e sedano di Giuseppe Recco (Napoli, 1634 - Alicante, 1695) artista di complessa cultura, esponente di una vera e propria dinastia familiare e personalità di spicco del genere della natura morta napoletana.
Il genere della natura morta ebbe uno sviluppo particolare nella pittura napoletana fin dai primi decenni del Seicento, combinando la straordinaria lezione del naturalismo di stampo caravaggesco con la cultura proveniente dalle Fiandre, tradizionalmente orientata in direzione di una incisiva sensibilità e di una peculiare minuzia descrittiva.
Oltre alla Galleria Nazionale di Cosenza, il Polo Museale della Calabria sarà presente alla prestigiosa rassegna con interessanti testimonianze artistiche provenienti dal Museo Archeologico di Monasterace (Rc); dal  Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide di Cassano allo Ionio (Cs); dal Museo Archeologico Nazionale di Crotone e dal Museo Archeologico Nazionale "V. Capialbi" di Vibo Valentia.
L’iniziativa è promossa dalla Regione Calabria con la collaborazione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (Polo Museale della Calabria, Soprintendenza Archeologica della Calabria, Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Calabria, Museo Archeologico Nazionale di Reggio) ed i Musei appartenenti alla rete museale della regione, con la partecipazione dell’Università della Calabria ed il supporto di Unioncamere Calabria.
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Mostra
Cibo per gli Dei, cibo per gli uomini: i Musei della Calabria all’Expo
Expo –  Padiglione Italia
Milano –  14/20 agosto 2015
Polo Museale della Calabria
Galleria Nazionale di Cosenza
Direttore ad interim: Margherita Eichberg
Ufficio stampa: Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta

Alia. Inaugurazione mostra “Le mani d'oro” ricami e merletti delle nostre donne.

Nell'ambito della manifestazione "Un'Estate con SiciliAntica" sarà inaugurata ad Alia, giovedì 13 agosto 2015 alle ore 17,30 presso il museo della fotografia e del Mediterraneo, la mostra "Le mani d'oro" ricami e merletti delle nostre donne.

Saranno esposti i lavori artigianali delle signore: Patrizia Ganci, Mary Panepinto, Vincenza Maria Guccione, Rosaria Di Novo, Mari Rosa Vicari, Mariella Lo Savio, Anna Maria Chimento. Presenterà la mostra Calogera Gattuso, Presidente della Sede di SiciliAntica di Alia.

Porteranno i saluti dell'Amministrazione Guido Vinci, Assessore comunale ai Beni Culturali e Daniela Calcara, Assessore comunale alle politiche sociali. La mostra rimarrà aperta tutti i giorni escluso il lunedì dalle ore 9,00 alle 13,00  e dalle 15,00 alle 18,00.

Call center:  Tel. 091.8112571 – 339.5921182.
E-mail: unestateconsiciliantica@siciliantica.it.
Facebook: Un'Estate Con SiciliAntica.


mercoledì 5 agosto 2015

ARTE, MOSTRA PITTORICA SU PUPI SICILIANI ALL'OUTLET VILLAGE


Venerdì 7 agosto, ore 17.00, presentazione delle opere realizzate da Jole Prato

MOSTRA PITTORICA SUI PUPI SICILIANI:
PRIMA ASSOLUTA AL SICILIA OUTLET VILLAGE

Domenica 9, ore 18.00, in scena "Il duello di Agricane e Agamennone", ad opera della Compagnia dei Fratelli Napoli

L'impero potente di Carlo Magno, le battaglie eroiche contro i soldati saraceni, la bellezza ammaliante di Angelica e l'amore per lei conteso da Rinaldo e Orlando, fino alla proverbiale follia: il fascino della Chanson de geste medievale vive in Sicilia una tradizione immortale grazie alla celebre Opera dei Pupi. Un folclore conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, annoverato tra i maggiori simboli artistici e culturali dell'isola, al punto da essere designato Bene immateriale dell'Umanità e patrimonio dell'Unesco.
Con l'intento sociale di celebrare e valorizzare questa eccellenza del territorio, il Sicilia Outlet Village, dall'8 agosto al 6 settembre, ospiterà una mostra all'aperto di 14 opere pittoriche, realizzate da Jole Prato, che riproducono i Pupi Siciliani.
L'iniziativa – patrocinata dal Club Unesco di Enna, con il sostegno della Commissione nazionale e delle Federazioni europea e italiana – sarà presentata e inaugurata venerdì 7 agosto, alle 17.00, negli spazi del Village, alla presenza dell'artista, della presidente del Club ennese Marcella Tuttobene Virardi, della direttrice del Centro regionale per la Progettazione e il Restauro Enza Cilia Platamone, del sindaco di Aidone Enzo Lacchiana.
La mostra, intitolata proprio "I Pupi Siciliani al Village", è a ingresso gratuito e propone una rilettura delle storiche marionette rendendo viva l'espressività dei volti e dando evidenza alla loro raffinatezza, come sottolineato dalla sua autrice, siciliana d'origine e protagonista di un'importante carriera internazionale a fianco di registi, scenografi e artisti acclamati.
Le 14 opere, dopo essere state presentate virtualmente all'Expo 2015 presso Piazzetta Sicilia, verranno esposte per la prima volta in assoluto al Sicilia Outlet Village, che così diverrà ancora una volta "teatro" di un evento volto a dare visibilità all'isola e alle sue eccellenze. Il sipario si aprirà soprattutto in occasione dello spettacolo "Il duello di Agricane e Agamennone" – in programma domenica 9 agosto alle 18.00 – messo in scena dalla Compagnia dei Fratelli Napoli, i maggiori eredi della tradizione catanese dei "pupari" e punto di riferimento assoluto in Sicilia e nel mondo di quest'Opera teatrale. L'episodio – tra le "serate" più belle della storia dei paladini di Francia, come definito dalla stessa Compagnia – confronta, in un cavalleresco duello di tre giorni e tre notti, l'amore puro ed ingenuo di Orlando per Angelica e l'amore tramutato in odio del forte e generoso Gran Khan dei Tartari ricusato dalla principessa indiana. Gli eroi paladini, unitamente all'esaltazione dei valori morali di cui sono campioni, mettono in risalto il confronto tra la civiltà europea e islamica, di cui la Sicilia è stata teatro, rimanendo così nella cultura popolare tra il mito e la storia vera.



Sicilia Outlet Village si trova lungo l'Autostrada A19 Palermo-Catania, uscita Dittaino Outlet  | www.siciliaoutletvillage.it|info@siciliaoutletvillage.it | Aperto tutti i giorni della settimana dalle 10.00 alle 21.00 Apertura straordinaria il 15 agosto

SERVIZIO BUS NAVETTA - Il bus è attivo da Palermo senza prenotazione sabato, domenica e festivi, e con prenotazione da lunedì a venerdì; da Catania tutti i giorni con la linea Interbus/Etna Trasporti. Da tutti gli altri capoluoghi della Sicilia è disponibile su prenotazione, con raggiungimento minimo di 35 passeggeri. Dal 13 giugno inoltre partiranno le nuove linee estive dalle principali location turistiche regionali, senza prenotazione e fino al riempimento del mezzo, anche in giorni feriali: scopri di più su siciliaoutletvillage.it o al numero +39 0935 950040.

martedì 4 agosto 2015

JAN FABRE KNIGHT OF THE NIGHT | Galleria Il Ponte

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Jan Fabre
Knight of the Night

 
a cura di
Bruno Corà

 
Galleria Il Ponte - Firenze

2 ottobre – 18 dicembre 2015
 
inaugurazione
venerdì 2 ottobre, h 18:00
 

La Galleria Il Ponte è lieta di presentare la personale Knight of the Night di Jan Fabre,  che propone un complesso di opere realizzate in periodi diversi (1997 - 2013), che per la prima volta vengono a comporre un unicum narrativo incentrato sul romanzo cavalleresco, uno dei temi cardine dell'intera produzione dell'artista.
Il film Lancelot (2004) interpretato dallo stesso Jan Fabre, evocando la battaglia dell'eroe contro se stesso, costituisce la trama narrativa di questa saga fiamminga. Nelle sue scene è come se prendessero vita le meravigliose sculture della panoplia creata da Fabre attraverso il magico intersecarsi di scarabei che riverberano e frangono la luce. Nel Salvator Mundi, in cui si concretizza l'ideale cavalleresco, l'armatura umana e le corazze degli scarabei sono accomunate. I teschi umani - i cui tratti somatici sono costruiti e delineati anch'essi da una superficie di scarabei, afferrano la preda, la frusta, o sono penetrati dalle chiavi dell'inferno - sono la materializzazione dei sogni e degli incubi che aleggiano all'interno di questa fiaba notturna.
In questa mostra si rivela pienamente l'immaginario dell'artista, che fa entrare il proprio corpo nell'opera e lo pone a confronto con quello di altri individui, nel tentativo di metabolizzarli: "Voglio diventare quello di cui vivo – afferma l'artista – diventando quello che voglio modificandomi, liberandomi di sensazioni ed emozioni ormai note, cercando un nuovo corpo".
Le opere intessono un dialogo con l'osservatore, che non si può limitare a contemplare, ma è chiamato a trascendere da sé, a superare i propri limiti mentali e fisici per entrare dentro il corpo dell'opera. In altre parole, lo spettatore è invitato a divenire il soggetto principale di una metamorfosi. Al fine di dimostrare le infinite potenzialità dell'individuo, è sempre la metamorfosi - in questa mostra quella dell'eroe tragico cavalleresco - che Fabre si prefigge di indagare: ovvero la dimensione indefinita di cambiamento permanente vissuto dall'uomo.



Prossimo spettacolo di Jan Fabre
Mount Olympus - Rome
17.10 Romaeuropa, Teatro Argentina, Roma, Italia


Galleria Il Ponte arte moderna e contemporanea
Via di Mezzo, 42/b, 50121 Firenze

lunedì 3 agosto 2015

Io ce l’ho piccolo. Pino Boresta al MAAM

Io ce l’ho piccolo



Il mio è più grosso, il mio è più largo, il mio è più lungo, calma, calma, calma, tranquilli, sereni, state sereni, sto parlando dei lavori del MAAM, che fanno a gara per essere più gradi di quello accanto, o più monumentali di qualsiasi altra opera li presente. Io invece ce l'ho piccolo, e parlo sempre di opere d’arte sia ben chiaro, ho voluto, anche qui al MAAM, continuare a conservare il mio status di clandestinità. Infatti, pur conoscendo e frequentando il Metropoliz quasi fin dagli albori, non ho mai in realtà organizzato per il MAAM nessun tipo di evento speciale o intervento ad hoc, escluso la realizzazione, con gli abitanti di Metropoliz, di una torta per festeggiare il gemellaggio tra il MAAM e ARIA. 





ARIA è una rivista underground di cui sono stato uno dei fondatori, e alla quale ha collaborato per un certo periodo anche Giorgio de Finis. Contenendo il mio ego tendente all’espansione a vantaggio della disseminazione, ho voluto anche al MAAM tenere fede al mio modus operandi, non per disistima nei confronti di Giorgio, un amico che stimo e di cui ammiro l’enorme lavoro, quasi miracoloso, da lui compiuto a Metropoliz, ma per una coerenza nei confronti di questo mio lavoro o meglio di questo mio intervento urbano, di cui ho voluto mantenere la peculiarità nell’attaccare qua e là piccoli adesivi rifugiati in nicchie, ospitati in ripostigli o nascosti in qualche cantone, per essere scovati solo dai visitatori più attenti, come in una caccia al tesoro. 
Per questo sono stato piacevolmente sorpreso quando ho scoperto, di essere presente con un mio intervento all’interno di quello che a tutti gli effetti credo si possa considerare un primo catalogo del MAAM. Una bella foto di due etichette interattive del progetto “CUS – Cerca e Usa la Smorfia”, una in italiano e una in inglese attaccate su due grossi interruttori elettrici celesti affiancati.



Esercitare la stessa modalità d’azione in questo, che sicuramente non è un museo come tutti gli altri, agendo in forma abusiva (la quale avrebbe anche potuto venire meno, poiché non necessaria né richiesta) o in semi-clandestina esattamente allo stesso modo di come avrei fatto in un museo istituzionale, mi ha garantito quella riconoscibilità necessaria affinché questo tipo d’intervento funzionasse esattamente come mi aspettavo, riuscendo allo stesso tempo a dimostrare, grazie al MAAM, che se si ama il lavoro di un artista, non ci sono limiti architettonici, strutturali o di qualsiasi altro genere che possano impedire a un artista di un certo tipo, di essere presente in qualsiasi contesto e spazio. Per cui, lunga vita al MAAM, e ai miei adesivi che già si stanno deteriorando, ma anche questo fa parte del gioco. 

pino boresta

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