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lunedì 8 aprile 2013

Non-Atelier, Anonimartisti, Milano, 26-28 Aprile



26 - 28 Aprile, a Milano si aprono le porte del Non-Atelier degli Anonimartisti

Milano. Nuovo singolare appuntamento con gli Anonimartisti che aprono al pubblico, solo dal 26 al 28 di Aprile, il loro Non-Atelier in via Vigevano 33, a Milano, presso lo Spazio Buttafava.

L'idea è quella di soddisfare la curiosità dello spettatore coinvolgendolo nel viaggio creativo, dal processo di ideazione alla produzione di un'opera d'arte finita.

L'atelier racchiude la personalità dell'artista. Ognuno di essi ha un'intima percezione del proprio studio. E se dodici artisti si unissero in un unico spazio? Vi lasceremo intravvedere i rapporti che si fondono tra personale e collettivo.

Tutto questo, nei tre giorni di apertura, attraverso performance live di alcuni artisti ed il sabato sera con accompagnamento musicale del duo jazz Giacomo Balzarotti (chitarra) e Osvaldo Tapparo (contrabbasso) del Luca Mancinelli Quartet, attivo a Milano e Brianza. E per alcuni brani si aggiungerà, in qualità di ospite, la voce di Arianna Balzarotti. Il loro repertorio spazierà tra composizioni di Dizzy Gillespie, Joe Henderson, Charles Mingus, Jimmy Heath, Bill Evans, Charlie Parker, Clifford Brown e altri.

Performance Live:
Venerdì:
19:00 - Live Street Painting di Mattia Barf Carne
20:00 - Live painting di Vittorio M. Bianchi
Sabato:
18:00 - Installazione di Gianluca Quaglia
18:30 - Making of "I vasi di Pandora e i Fili di Arianna" di Linda Ferrari
19:00 - Live Painting Alan Zeni
Domenica:
15:30 - Live Painting di MimiArtDesign
16:30 - Making of "I vasi di Pandora e i Fili di Arianna" di Linda Ferrari

L'Associazione culturale Anonimartisti per questa rappresentazione ha allargato la collaborazione ad ulteriori artisti (pittori, fotografi, scultori, videomakers, illustratori) che condividono la stessa filosofia, invitandoli ad immergersi nei loro lavori, trarne ispirazione e condividerli totalmente con il pubblico.

Gli Anonimartisti sono un collettivo di giovani artisti italiani, conosciuti nella scena milanese ma non solo, portatori di sogni e idee nuove. Rivoluzionari, idealisti, portatori di cambiamento. Il ritratto del mondo attraverso la fotografia, la pittura, l'installazione video e la scultura. Artisti che condividono un unico scopo: dare un nuovo significato alla parola r-EVOLution. Una rivoluzione che nulla ha a che fare con la distruzione ma all'opposto, come la grafica ci lascia intendere, con la parola amore, il capovolto –EVOL, in quanto è l'amore per l'arte e per la condivisione di un progetto a muovere questi artisti e, con l'evoluzione, un ripartire in senso artistico.

Anonimartisti:

Lele De Bonis: "Il mio lavoro si incentra sullo studio del rapporto tra spazio e luce. Cerco di creare dimensioni parallele capaci di interagire con lo spazio esterno attraverso fonti luminose."

Francesca Lolli: "I miei tre video volgono lo sguardo su alcune possibili forme di amore e non amore; l'amore consumato, stantio e ridotto in cenere, l'amore contrastato e l'amore utopico proprio della relazione a tre. La spasmodica ricerca del sé nell'altro può essere considerata come portatrice di completezza e comprensione profonda? O piuttosto come forza deviante da ciò che realmente rappresentiamo? Il titolo (La logica dell'amore) contiene in sé una contraddizione in termini: può esistere una razionale logica nell'illogico e irrazionale mondo dell'amore?"

Alessandro Minoggi: "Espongo le prime opere della mia nuova serie Polaris, quadri/polaroid che aspirano a creare una costellazione femminile ideale."

Linda Ferrari: "La mia performance si intitola "Nascita dei Fili di Arianna". Mostrerò il processo costruttivo delle installazioni, dalla nascita del disegno, alla modifica della cornice sino al prodotto finito. Perdetevi in linee, fiori e carta da parati."

Marcella Savino: "Il divenire" è un autoritratto, nasce dall'esigenza di fissare un preciso momento dell'esistenza. Nell'incessante scorrere del tempo tutto cambia, in questo flusso scopro nuove "forme" a scapito di altre perse per sempre, tengo stretta a me la mia essenza."

Matteo Suffritti: "ITALIAN SOVIET BLOK è un viaggio che parte dai blok sovietici dell'Europa dell'Est, passa dall'architettura di Le Corbusier e si conclude nella speculazione edilizia italiana degli anni 60. Una mostra fotografica dei blok italiani ma, soprattutto, una ricerca che approfondisce ambizioni e fallimenti di un'architettura europea di fine millennio."

Alan Zeni: "Il mio live Painting si intitola: Le sfumature del bianco. La ricerca della sensazione della primavera e del colore in una tavola di cartone quasi completamente dipinta di bianco. Contemporaneamente la dissacrazione dell'opera pittorica come intoccabile."

Mattia Barf Carne: "La mia performance di graffiti: realizzerò un soggetto figurativo con le bombolette spray."

Guests:

Strangeman: "Fra gli Elementi convenzionali il Tempo, inafferrabile ed effimero, ci domina inesorabilmente. In questa composizione sono stratificati istanti di lavoro fissati dalla sabbia di una spiaggia. Giacendo incompiuto per mesi ed oggetto di un'osservazione continua e quasi ossessiva, ogni particolare visualizzato ha assunto significati squisitamente soggettivi come l'analogia della materia che rimanda alla sabbia della clessidra, ad un luogo ricoperto di polvere fissata lentamente sul supporto. Come suggerisce Peter Zumthor, ogni materiale enfatizzato dalle proprie caratteristiche e dai propri intrinsechi significati, se utilizzato in un contesto opportuno, è in grado di risuonare e di risplendere, coinvolgendo i sensi dell'osservatore in un'esperienza sinestetica, sicché la Crosta che presento, una volta ultimata, giace su un letto di tempo."

MIMIARTDESIGN: "Ti amerei in Porta Romana. Questo è il titolo della mia performance di live painting il cui tema è l'amore, di quando ti colpisce inaspettatamente e tu non sai cosa fare. Quando arriva Cupido e ti ferisce piacevolmente, mentre tu non lo aspettavi e il cuore ti batte forte forte. Ti amerei in Porta Romana, la mia performance, è un sentimento tradotto su tela, che inizia e finisce nel tempo stesso della realizzazione del quadro, un coinvolgimento emozionale che invita lo spettatore ad entrare nel sentimento dell'artista."

Gianluca Quaglia: "La mia performance consisterà nel creare un momento conviviale con il gioco, coinvolgere il pubblico gonfiando insieme palloncini colorati con gas elio per poi liberarli nello spazio. Modificare l'ambiente lasciando un segno della propria presenza. Un invito alla relazione, un gesto singolo che diventa di gruppo."

Vittorio M. Bianchi: "Con la mia serie "Teddy", esplorerò il linguaggio della sovrapposizione. Le immagini vintage di peluche Steiff sono rielaborate attraverso la tecnica del "rubbing". Le superfici raschiate non cancellano l'immagine sottostante, ma queste continuano a vivere nostalgicamente a dispetto degli interventi più o meno marcati. Creerò un ulteriore legame tra le singole opere che vivono a sé come parte di un tutto. Ogni cartolina infatti, reca segni grafici gestuali e ripetitivi, nei colori del blu rosso e giallo, riconducibili al lessico che è alla base della mia opera."

Non-Atelier, via Vigevano 33, Milano, c/o Spazio Buttafava.
Venerdì 26 aprile / h. 18:00-22:00 / opening - performance - wine tasting
Sabato 27 aprile / h. 18:00-22:00 / performance - Jazz duo - wine tasting
Domenica 28 aprile / h. 12:00-20:00 / anonimerenda - performance


Contatti:
Media Relation‐Press Office r‐EVOLution: CAP a.s.d., Chiara Pagano, Mail: chiara@kartrace.it
Associazione culturale Anonimartisti: www.anonimartisti.it, Mail: anonimartisti@gmail.com
Duo Jazz: www.myspace.com/lm-jazz

venerdì 5 aprile 2013

Fructan e Arthemisia, la dolcezza del sapere



Nella ricerca di un equilibrio ideale tra sapore e sapere, Fructan, dolcificante naturale di alta qualità, diventa partner di Arthemisia, società organizzatrice di mostre ed esposizioni artistiche, per dare un nuovo senso al concetto di dolce vita.

Grazie a quest’unione con Arthemisia, Fructan sostiene e promuove l’arte intesa come perfetto edulcorante dell’esistenza. L’arte è ciò che ci permette di dimostrare il nostro meglio. Oggi è considerata  un’attività a se stante, ma in realtà è un modo di fare le cose, per cui si dice di qualcosa ‘fatta ad arte’. Artista e artigiano sono sinonimi di un impegno teso alla qualità e non alla quantità. 

Questo gusto per l’eccellenza è lo stesso che Fructan prova a far confluire nel proprio lavoro e nei propri prodotti, con l’obiettivo di eliminare tutto ciò che è superfluo ed appesantisce la vita.
Il primo appuntamento d’arte è per la mostra di Brueghel, in corso a Roma presso il Chiostro del Bramante fino al prossimo 2 giugno 2013. La mostra sui capolavori della dinastia Brueghel ripercorre la storia e l’eccezionale talento della più importante stirpe di artisti fiamminghi attivi tra il XVI e il XVII secolo, attraverso oltre 100 opere tra dipinti, disegni e grafiche.

er tutti coloro che si presentano all’ingresso della mostra “Brueghel. Meraviglie dell’arte fiamminga” al Chiostro del Bramante esibendo una prova d’acquisto di uno dei prodotti della linea di dolcificante naturale a zero calorie Fructan Zero o con sole 6 calorie Fructan Light, Fructan regala uno sconto del 50% sul prezzo del biglietto. Ulteriori informazioni sulla mostra e la collaborazione d’arte tra Fructan e Arthemisia sul sito fructan.it o alla fanpage ufficiale di Fructan.

giovedì 4 aprile 2013

MOSTRA "LO SPECCHIO CHE GUARDA" DI PAOLO RONCHI | 13-27 APRILE



Lo specchio che guarda
 Espressioni universali


ALLAFACCIA
di
Paolo Ronchi

progetto di Gabriele Bianconi
mostra a cura di Carla Mazzoni

Sabato 13 aprile 2013 alle ore 17:00 s'inaugura a Palazzo Santa Chiara la mostra personale di Paolo Ronchi: Lo specchio che guarda – Espressioni universali.

La mostra a cura di Carla Mazzoni presenta Opere realizzate in varie tecniche e  supporti diversi - tele, disegni su alluminio e su carta, fotografie e video - quindi una selezione poliedrica che ben rappresenta la multiforme produzione dell'artista.
Paolo Ronchi, esperto di comunicazione multimediale, da anni affianca al suo consueto lavoro una sorprendente ricerca artistica. Elaborando la sua esperienza da una nuova prospettiva, crea gli ALLAFACCIA, soggetti di un comune denominatore espressivo universale. "Afferra, con sensibilità d'artista, in un volto, nella molteplicità delle espressioni, i pochi veri significanti che connotano le comuni emozioni. Dalla mente il processo creativo assume forma visibile e si concretizza in Opera. I molteplici sguardi misteriosi, ironici, corrucciati, gioiosi, tratteggiati con linee essenziali e macchie di colore, vibrano e disvelano profondità umane".
Gli ALLAFACCIA, proiettati, dipinti o disegnati che siano, entrano in relazione con gli spettatori, suscitando emozioni e riflesioni.


dal 13 al 27 aprile 2013
lunedì - venerdì 10:00 – 13:00 / 16:00 – 18:00
sabato 11:00 – 13:30



Palazzo Santa Chiara
Piazza di Santa Chiara 14 (Pantheon) - Roma
tel. 06 6875579 | info@palazzosantachiara.it

lunedì 1 aprile 2013

Handmadesign Studio Zud - Hotel Correra 241 Napoli



Studio ZUD – Raffaele De Martino 
Personale 1 Aprile 2013
Hotel Correra -
La scoperta – lo stupore – il nuovo mondo all’orizzonte
Una nuova ipotesi compie un percorso verso una nuova apertura mentale e offre una visione  ancora in divenire per la memoria -  attraverso l’opera della ricerca, della semplicità del fare, del muoversi verso ambiti di riqualificazione e di riutilizzo, si pone come una nuova porta di comunicazione, come concetto da riaffermare contro lo spreco del consumo. ZUD ne coglie la velleità di nuova apparizione, ne ricuce il senso, ne costruisce una motivazione valida di reinserimento ambientale. Un oggetto che in partenza è diverso per ruolo e materiali, per uso e per assodata conoscenza -  un oggetto scordato dai flussi di consumo smodato, nelle discariche di una società che non riesce a stare al passo con la sua stessa brama imposta dallo spreco-  ecco che nella nuova funzione diviene utile vestito di nuova bellezza. L’utilità apre una nuova ipotesi sul senso stesso dell’operare di ZUD, che ne formula la scoperta, indica il nuovo progetto ne attua la costruzione. La sua memoria romantica ricuce con il  ludico, quindi rielaborare non solo l’oggetto ma il ruolo stesso ricoperto; una lavorazione manuale, dove il “sistema” viene ricondotto ad un tempo d’azione umano, con la cadenza del pensare, della scoperta della nuova funzione, sino a una collocazione che dal design puro, coglie anche quello artistico, dell’opera unica che anche nella serie, manterrà forte la sua caratteristica di unicità. Un ponte lanciato tra l’imposizione del mercato globale di imporci oggetti che consumiamo senza accorgerci della forma, e la nuova funzione, dove è proprio la forma che balza subito evidente per la sua nuova funzione non codificata – certamente abbiamo inserito una nuova ipotesi nella nostra memoria. Ma ZUD è lineare, semplice, deciso, nel tracciare una modernizzazione che trova terra, nel rinnovamento, nella rielaborazione, nel proiettare una ipotesi che sia vera, comprensibile, accettabile, soddisfacente per un futuro fruibile, dove l’attenzione e il tempo per affermarla, saranno dettati dal rispetto dell’uomo per il suo habitat.           
L’arte è comunicazione, è volontà di affermare nuovi linguaggi visivi, che nel design divengono di fruibile utilità – come dovrebbe essere e come in forma unica, nella rielaborazione e nel riciclo ZUD propone, non come alternativa, ma come processo interno e fondante della sua comunicazione, che si concretizza in linguaggio ecocompatibile, si costruisce con macchine artigianali, si riforma a nuova funzione come esemplificazione delle contaminazioni – se un oggetto è stato buttato si fonde con un altro e ne diventa un altro ancora – Quindi ipotesi che si concreta nel divenire – passaggio fondamentale nel cui svolgersi, la memoria genetica della funzione, si ricrea nella nuova visione artistica, che solo con la nuova dimensione di unicità fa diventare utile, non solo l’utilizzo, ma anche il pensiero che l’ha generato. La genesi di un nuovo oggetto, è scritta nell’atto e nel momento dello scarto. L’attenta ricerca stilistica che lo studio ZUD ha operato in questi anni, spazia nella dimensione del possibile, della manualità e della creatività di Raffaele  De Martino, che solcando a piedi nudi le spiagge, scopre nuove soluzioni, nuova vita, nuova fruizione per nuove formule, per nuovi unicum che da inutili, divengono belli. Una riaffermazione della bellezza della fruizione, che al di là del senso estetico, si compie proprio nella rilettura della capacità di formulare una nuova ipotesi. Un ciclo senza soste, dove la ricollocazione è il suggello di un desiderio, della sorpresa della scoperta di un nuovo ambito, dell’eliminazione della retorica.
Gianni Nappa
Marzo 2013

Apertura MOSTRA LONDRA





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