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sabato 9 giugno 2012

Museo del Novecento, Milano | Cinema del Novecento: gli anni Cinquanta | Martedì 12 e 19 Giugno, ore 18.00




MUSEO DEL NOVECENTO 
Sala conferenze

CINEMA DEL NOVECENTO

GLI ANNI CINQUANTA

Martedì 12 e 19 Giugno, ore 18

 

 

Il cinema è ancora protagonista al Museo del Novecento grazie all'accordo tra il  Museo e la  Fondazione Cineteca Italiana che hanno sviluppato un percorso attraverso alcuni filmati storici dell'archivio della Cineteca in grado di raccontare in 10 tappe il  XX secolo.

 

Nel mese di giugno martedì 12 e 19 alle ore 18:00 Fondazione Cineteca Italiana propone presso la sala Conferenze del Museo del Novecento due appuntamenti dedicati agli anni Cinquanta. Il primo sarà dedicato alla presentazione di un'antologia di filmati inediti realizzati dalla documentarista Marcella Pedone tra la metà degli anni Cinquanta e gli anni Sessanta e recentemente riscoperti e restaurati da Fondazione Cineteca Italiana. Accompagnate dalla musica appositamente composta dalla pianista Francesca Badalini, queste opere costituiscono una preziosa 

testimonianza etnografica di quell'Italia fatta di tradizioni locali e particolarismi regionali che il boom economico ha cancellato.

 

Nel corso del secondo appuntamento verranno invece proposti quattro documentari firmati da grandi maestri italiani quali Dino Risi, Valerio Zurlini ed Elio Petri. Si tratta di cortometraggi frutto di un progetto di restauro dal titolo "Studi su dodici sguardi d'autore in cortometraggio", promosso alcuni anni fa dall'associazione Philip Morris Progetto Cinema. Tali filmati, nel ritrarre particolari categorie umane, forniscono uno scorcio di com'era la vita per le classi meno abbienti nell'Italia degli anni Cinquanta.

 

Entrambi gli appuntamenti saranno introdotti da Luigi Boledi, responsabile dell'Archivio di Fondazione Cineteca Italiana.

 

Schede dei film

 

C'era una volta in Italia. I filmati di Marcella Pedone

R.: Marcella Pedone. Musiche: Francesca Badalini. Ricerche musicali: Elisa Piria. Italia, anni '50 – '70, b/n e col., 60'. Restauro digitale a cura di Fondazione Cineteca Italiana realizzato nel 2012.

Antologia dei filmati realizzati da Marcella Pedone tra la fine degli anni Cinquanta e i primi Settanta. Nati per onorare un contratto di collaborazione promozionale con la ditta Ferrania, questi documentari, tutti inediti, travalicano i limiti della commissione e si volgono, con intuizioni ancora acerbe ma nondimeno sorprendenti, verso la documentazione etnografica e il cinema industriale. Alla loro origine sta il non comune talento figurativo dell'autrice, protagonista, negli anni precedenti il boom economico, di una solitaria quanto pionieristica testimonianza cinematografica dall'Italia profonda (il Mezzogiorno) e "minore" (il repertorio folkloristico dell'appennino e di alcune regioni del Nord).

 

Uomini soli

R.: Florestano Vancini. Fot.: Mario Nascimbeni. Italia, 1959, col., 16'.

Uno scorcio di quella che era negli anni '50 la condizione di marginalità sociale di individui disadattati, relitti di esistenze fallite, senza affetti né approdi famigliari che, appunto, nel disastro d'ogni loro possibile riscatto, si lasciano andare alla deriva della pura, fisiologica sopravvivenza.

 

Strade di Napoli

R.: Dino Risi. Fot.: Romolo Garrone. Italia, 1947, b/n, 10'.

Artigiani all'opera, facchini improvvisati, lo scugnizzo che raccatta il mozzicone sul marciapiede, la carrozzella che si fa largo nel formicolio dei pedoni e gli sciuscià intenti nel servizio sono solo alcune delle immagini della quotidianità napoletana restituite da Dino Risi con questo documentario.

 

I blues della domenica

R.: Valerio Zurlini. Fot.: Oberdan Troiani. Italia, 1952, b/n, 13'.

Il ritratto di una particolare categoria umana: i "musicisti della domenica". Si tratta di jazzisti che per vivere sono costretti a praticare un altro lavoro e che solo come gruppo possono svolgere un'attività insieme ricreativa e creativa. La musica è la domenica della loro vita.

 

I sette contadini

R.: Elio Petri. Sc.: Cesare Zavattini, Luigi Chiarini, Renato Nicolai. Italia, 1957, col., 10'.

Nati tra il 1901 e il 1921, Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio e Ettore sono tutti fratelli. A loro spetta il merito di aver promosso e realizzato un'agricoltura moderna, aggiornata sulle nuove ricerche tecniche e sulle nuove applicazioni pratiche.

 

 

MODALITÀ D'INGRESSO:

Ingresso gratuito fino a esaurimento posti


 INFORMAZIONI:

storyville900@gmail.com

www.museodelnovecento.org







venerdì 8 giugno 2012

Etroubles (AO) 16 giugno – 16 settembre 2012

«Henri Cartier-Bresson»

Collection Sam, Lilette et Sébastien Szafran

Si inaugura il 16 giugno alle 17.30 nel centro espositivo di Etroubles (AO) la mostra dedicata ad Henri Cartier-Bresson. L'esposizione è articolata in 7 sezioni e presenta 135 fotografie dalla collezione Sam, Lilette e Sébastien Szafran offerta alla Fondation Pierre Gianadda il 19 novembre 2005. L'allestimento dell'architetto Paola Ciaschetti, su pareti colorate, permetterà ai visitatori di identificare con chiarezza le singole sezioni. Realizzata ancora una volta dal comune di Etroubles in collaborazione con la Fondation Gianadda di Martigny e le associazioni culturali Parrellarte e ArtEtroubles, è curata da Jean–Henry Papilloud, Sophia Cantinotti e Alessandro Parrella.

Cartier-Bresson, ritenuto l'emblema stesso della fotografia del '900, ne ha attraversato tutte le forme narrative: fotoreportage, ritratto, paesaggio, sempre fedele al bianco-nero, offrendoci uno spaccato della realtà ricco di eleganza formale e di un'ironia che strizza l'occhio al surreale. Celeberrimi i suoi ritratti ai maggiori esponenti della cultura e della politica mondiale del secolo appena trascorso.

L'esposizione di Etroubles ci permette di entrare in una dimensione più intima e personale dell'uomo Cartier-Bresson grazie alle dediche di suo pugno che corredano molte delle opere della collezione, regalandoci uno sguardo sulla profonda amicizia che legò il fotografo e sua moglie Martine Franck a Sam, Lilette et Sébastien Szafran e ad Annette e Léonard Gianadda.

E' patrocinata da: Comune di Etroubles, Fondation Pierre Gianadda, Assessorato Istruzione e Cultura della Regione Autonoma Valle d’Aosta, Comunità Montana Grand–Combin, ENI, Fondazione Comunitaria della Valle d'Aosta, Fondazione CRT, Pays du Grand–Saint–Bernard, Associazione Culturale Parrellarte, ArtEtroubles, architetto Paola Ciaschetti, SAVDA e con la collaborazione di: Società Cooperativa Elettrica di Gignod, Musumeci S.p.A., Societé Étroubles Énergie s.r.l.

Il catalogo è pubblicato dalla Fondation Pierre Gianadda di Martigny.

Étroubles 7 giugno 2012

Paola Ugliano
Ufficio stampa e comunicazione web
Associazione Culturale Parrellarte

giovedì 7 giugno 2012

SASSU E CORRENTE 1930-1943 LA RIVOLUZIONE DEL COLORE


25 luglio-7 ottobre 2012
Palazzo de’ Mayo - S.E.T. Spazio Esposizioni Temporanee
Corso Marrucino, 121 | Chieti


Mercoledì 25 luglio 2012 sarà inaugurata, presso il S.E.T. Spazio Esposizioni Temporanee di Palazzo de’ Mayo, nuova e prestigiosa sede della Fondazione Carichieti, la mostra “Sassu e Corrente 1930-1943. La rivoluzione del colore” a cura di Elena Pontiggia ed Alfredo Paglione e promossa dalla Fondazione Carichieti.

L’esposizione ripercorre la stagione fondamentale di Aligi Sassu, nel centenario della nascita, e documenta organicamente, per la prima volta in Abruzzo e nell’Italia centrale, il movimento di Corrente.

Corrente, nato nel 1938 intorno all’omonima rivista fondata da un ragazzo di appena diciotto anni, Ernesto Treccani, raduna vari giovani artisti, come Birolli, Guttuso, Sassu, Migneco, Valenti, Cassinari, Morlotti, Vedova e altri tra cui, in posizione più autonoma, Manzù, Tomea, Broggini, Mucchi. Non formano un gruppo, ma sono accomunati da un espressionismo inizialmente lirico, poi sempre più realistico, impostato sul colore, la luce e l’espressione dei drammi e delle passioni dell’esistenza. La rivista chiude nel 1940, ma il movimento rimane in vita fino al 1943.
Il percorso della mostra, che comprende oltre 50 opere, muove dalla figura di Sassu (Milano 1912- Maiorca 2000), di cui raccoglie un significativo nucleo di dipinti degli anni trenta e quaranta. Fra questi spiccano i Dioscuri, 1931, considerati gli esiti più lirici del ciclo degli Uomini Rossi; il gigantesco encausto dei Ciclisti, 1931, del Museo Barbella; i monumentali Argonauti in Colchide del 1935; la celebre Deposizione e lo spettacolare, allucinato Concilio di Trento, 1941-42, entrambi del Museo della Santa Casa di Loreto.
Di particolare importanza è il nucleo di dipinti di Birolli, che comprende tra l’altro I Poeti e La visione di Ezechiele del 1935 capolavori assoluti della sua stagione espressionista, e, per la prima volta dopo oltre mezzo secolo, Enrica Cavallo, considerato uno dei massimi ritratti dell’artista.
E, ancora, va segnalato il nucleo di opere di Guttuso, fra cui le nature morte, lo struggente Ritratto di Mimise, 1937 (uno dei primi dedicati alla sua compagna) e il celebre Ritratto di A. Santangelo, 1942 che Testori paragonò al San Gerolamo di Caravaggio. Non meno significativo è il nucleo di Cassinari, che comprende tra l’altro la Pietà del Museo di Loreto che fece scandalo al Premio Bergamo del 1942 e il Ritratto di Rosetta, 1941, considerato un punto di svolta nella storia di Corrente. Il percorso espositivo documenta poi le opere di tutti gli altri protagonisti del movimento, fra cui andrebbero citate almeno le sculture di Manzù e Broggini; l’apocalittico (e profetico) Drago di Tomea, 1937; l’inquietante Uomo dal dito fasciato di Migneco; L’isola dei cani del 1938 e Gabbiani di Valenti; i paesaggi del primo Morlotti.
La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Allemandi con un analitico saggio di Elena Pontiggia e dal volume Il movimento di Corrente, edito da Abscondita e curato sempre da Elena Pontiggia, che comprende i principali testi e documenti di Corrente.

Agenzia di Comunicazione:

Culturalia di Norma Waltmann
Bologna - Vicolo Bolognetti 11 
tel : +39-051-6569105
mob: +39-392-2527126

lunedì 4 giugno 2012

Grande conclusione per la mostra Silenzio e un gradito ospite.

Grande conclusione, per la Mostra Silenzio, nell'Ex Chiesa Mater Misericordiae, a Casale Monferrato (Al), con un ospite d'eccezione il Critico d'arte, Vittorio Sgarbi

4 Giugno, Casale Monferrato. La mostra "Silenzio." nell'Ex Chiesa Mater Misericordiae è giunta al termine con la visita serale del Prof. Vittorio Sgarbi che, ha mostrato curiosità ed interesse per le opere dei giovani del collettivo r-EVOLution, soffermandosi a lungo a dialogare con l'Assessore alla Cultura Giuliana Bussola del Comune di Casale Monferrato, sulla location seicentesca scelta per questa particolare esposizione e con Gianpaolo Cavalli, sui meravigliosi disegni della figlia, Valentina Cavalli, a cui è stata dedicata la mostra, apprezzandone le qualità artistiche.

Si può affermare che la grande affluenza, durante il mese di mostra, ha raggiunto il suo obiettivo: dar voce all'Arte in tutte le sue forme (pittura, illustrazione, fotografia, scultura ed installazioni video), dei giovani artisti del collettivo r-EVOLution (Alan Zeni, Alessandro Minoggi, Mattia Barf Carne, Francesca Lolli, Lele De Bonis, Linda Ferrari, Manu Zuccarotta, Manusch Badaracco, Marcella Savino, Matteo Suffritti e Stefano Landolfo) per comunicare messaggi importanti e porre l'attenzione sui temi che affliggono la nostra società.
L'aspetto ambivalente del Silenzio. L'imposizione del Silenzio come arma di repressione della società o della libertà individuale. Silenzio come difesa per nascondere la vergogna, i soprusi e la violenza sia fisica che morale, sull'uomo e sulla natura, come il tristemente noto caso dell'eternit a Casale Monferrato.
Questo è ciò che ha voluto comunicare la mostra "SILENZIO." a cura di Chiara Pagano, in Collaborazione e con il Patrocinio dell'Assessorato per la Cultura e le Pari Opportunità del Comune di Casale Monferrato e il Patrocinio della Provincia di Alessandria e della Regione Piemonte.

Sensibilizzare al rispetto e alla tolleranza verso il prossimo, prendere le distanze dai modelli di comportamento violenti, incentivando il dialogo tra i sessi, essenziale per contrastare la violenza "per uscire dal silenzio", dare voce a chi ha subito un disagio, affinché il tema della violenza, in tutte le sue forme, non sia dimenticato e sottovalutata la sua gravità. Per non dimenticare l'atrocità della violenza e dell'indifferenza delle persone verso questi soprusi e per ricordare che troppo spesso, i colpevoli rimangono, purtroppo, impuniti.
A dare forza e supporto a questo messaggio, il coinvolgimento dell'Associazione "L'Albero di Valentina", la Onlus di Casale Monferrato, dedita a combattere proprio queste tematiche importanti.

L'organizzatrice e il collettivo r-EVOLution ringraziano in primis l'Assessore Giuliana Bussola per la collaborazione e il grande sostegno, Gianpaolo e Bruna Cavalli e l'Associazione L'albero di Valentina, SImona Cici, Luca Broccatelli, il Circolo Pantagruel, Krumiri Rossi e, naturalmente a tutti coloro che ci hanno supportato, sostenuto e hanno vissuto con noi questa bella esperienza che porteremo sempre nel cuore.

Contatti:
CAP a.s.d., Chiara Pagano, Media Relation&Press Office r-EVOLution, Mail: chiara@kartrace.it
Collettivo r-EVOLution, Mail: anonimartisti@gmail.com, Web: www.anonimartisti.it
Associazione L'Albero di Valentina, Web: www.alberodivalentina.it, info@alberodivalentina.it .
Per Donazioni: Conto corrente postale intestato all'Associazione L' Albero di Valentina, IBAN: IT 35 F 07601 10400 000093707537, Causale: l'Albero di Valentina.

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Grande conclusione, per la Mostra Silenzio, nell'Ex Chiesa Mater Misericordiae, a Casale Monferrato (Al), con un ospite d'eccezione il Critico d'arte, Vittorio Sgarbi

4 Giugno, Casale Monferrato. La mostra "Silenzio." nell'Ex Chiesa Mater Misericordiae è giunta al termine con la visita serale del Prof. Vittorio Sgarbi che, ha mostrato curiosità ed interesse per le opere dei giovani del collettivo r-EVOLution, soffermandosi a lungo a dialogare con l'Assessore alla Cultura Giuliana Bussola del Comune di Casale Monferrato, sulla location seicentesca scelta per questa particolare esposizione e con Gianpaolo Cavalli, sui meravigliosi disegni della figlia, Valentina Cavalli, a cui è stata dedicata la mostra, apprezzandone le qualità artistiche.

Si può affermare che la grande affluenza, durante il mese di mostra, ha raggiunto il suo obiettivo: dar voce all'Arte in tutte le sue forme (pittura, illustrazione, fotografia, scultura ed installazioni video), dei giovani artisti del collettivo r-EVOLution (Alan Zeni, Alessandro Minoggi, Mattia Barf Carne, Francesca Lolli, Lele De Bonis, Linda Ferrari, Manu Zuccarotta, Manusch Badaracco, Marcella Savino, Matteo Suffritti e Stefano Landolfo) per comunicare messaggi importanti e porre l'attenzione sui temi che affliggono la nostra società.
>L'aspetto ambivalente del Silenzio. L'imposizione del Silenzio come arma di repressione della società o della libertà individuale. Silenzio come difesa per nascondere la vergogna, i soprusi e la violenza sia fisica che morale, sull'uomo e sulla natura, come il tristemente noto caso dell'eternit a Casale Monferrato.
Questo è ciò che ha voluto comunicare la mostra "SILENZIO." a cura di Chiara Pagano, in Collaborazione e con il Patrocinio dell'Assessorato per la Cultura e le Pari Opportunità del Comune di Casale Monferrato e il Patrocinio della Provincia di Alessandria e della Regione Piemonte.

Sensibilizzare al rispetto e alla tolleranza verso il prossimo, prendere le distanze dai modelli di comportamento violenti, incentivando il dialogo tra i sessi, essenziale per contrastare la violenza "per uscire dal silenzio", dare voce a chi ha subito un disagio, affinché il tema della violenza, in tutte le sue forme, non sia dimenticato e sottovalutata la sua gravità. Per non dimenticare l'atrocità della violenza e dell'indifferenza delle persone verso questi soprusi e per ricordare che troppo spesso, i colpevoli rimangono, purtroppo, impuniti.
A dare forza e supporto a questo messaggio, il coinvolgimento dell'Associazione "L'Albero di Valentina", la Onlus di Casale Monferrato, dedita a combattere proprio queste tematiche importanti.

L'organizzatrice e il collettivo r-EVOLution ringraziano in primis l'Assessore Giuliana Bussola per la collaborazione e il grande sostegno, Gianpaolo e Bruna Cavalli e l'Associazione L'albero di Valentina, SImona Cici, Luca Broccatelli, il Circolo Pantagruel, Krumiri Rossi e, naturalmente a tutti coloro che ci hanno supportato, sostenuto e hanno vissuto con noi questa bella esperienza che porteremo sempre nel cuore.

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CAP a.s.d., Chiara Pagano, Media Relation&Press Office r-EVOLution, Mail: chiara@kartrace.it
Collettivo r-EVOLution, Mail: anonimartisti@gmail.com, Web: www.anonimartisti.it
Associazione L'Albero di Valentina, Web: www.alberodivalentina.it, info@alberodivalentina.it .
Per Donazioni: Conto corrente postale intestato all'Associazione L' Albero di Valentina, IBAN: IT 35 F 07601 10400 000093707537, Causale: l'Albero di Valentina.

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