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venerdì 23 ottobre 2009

To see the blue once more personale di pittura di Daisuke Minowa

Proposto da: chantal lora
“Ero in piedi sulla riva di Niigata, in Giappone, senza nemmeno accorgermi che stavo vedendo ‘il cielo e il mare’. Era come se stessi guardando le cose che erano lì, davanti ai miei occhi, senza provare alcun obbligo di assegnare loro un nome..” Con questa introduzione, la GALLERIA MONTEOLIVETO di Napoli, ci invita al vernissage del 29 ottobre dal titolo: “Vedere il blu una volta ancora” e presenta la prima personale in Italia delle opere pittoriche dell’ artista giapponese Daisuke Minowa. Opere forti e sconvolgenti quelle dell’artista giapponese dove supporti, colori e tecniche si fondono, offrendoci ciò che la critica d’arte francese Brigitte Camus qualifica come “deflagrazione di colori, di linee e di forme”. Daisuke Minowa è stato introdotto alla pittura dal maestro d'arte Mari Tomonagawa. Vive attualmente a Londra dove è stato selezionato da Jenni Lomax per il Creekside Open 2009 (ATP), concorso di arte contemporanea per artisti delle arti visive. Nell’artista fortemente impregnato della sua cultura originaria giapponese, “il conosciuto è solo un dato di partenza ma senza connotati certi” (Nappa); i suoi “tratti veloci lasciati sul supporto in uso esprimono un senso di perpetuo movimento” (Ciappelloni). Lo sguardo di Minowa va al di là dei nomi delle cose, “nella speranza che esse lasceranno cadere la loro pelle per esistere, una volta ancora, davanti ai miei occhi”. Nel catalogo della Mostra, testi di Brigitte Camus (Parigi), Chiara Ciappelloni (Viterbo), e Gianni Nappa (Napoli) e l’augurio speciale dalla Terra del Sol Levante,dove ormai è diventato il secondo italiano più famoso dopo Leonardo da Vinci, di Girolamo Panzetta “a questo interessante artista giapponese … perché riesca a ritrovare il blu dei cieli di Tokyo". Presentazione di Gianni Nappa. In mostra, da Tokyo, Londra e Nizza, una serie di opere dal piccolo al grande formato, che illustrano il percorso dell’artista dal 2003 ad oggi. Vernissage in galleria il 29 ottobre ore 17.30 in presenza dell’artista. (Fino al 24 novembre ). GALLERIA MONTEOLIVETO Napoli, Piazza Monteoliveto 11

intervista a Silvia Argiolas

PAROLA AGLI ARTISTI:




Ogni mese chiediamo ad un artista di confrontarsi con alcuni temi, cerchiamo di scoprire cosa pensa dell'arte contemporanea, quali sono i suoi gusti e quali metodologie di lavoro utilizza...

LOBODILATTICE incontra SILVIA ARGIOLAS

http://www.lobodilattice.com/node/5422

mercoledì 21 ottobre 2009

KARL KLAUS MEHRKENS SENZA FISSA DIMORA

KARL KLAUS MEHRKENS

"SENZA FISSA DIMORA..."

testo in catalogo di:

Gianluca Marziani

inaugurazione:

sabato 24 ottobre 2009 - ore 18.00

dal 24 ottobre al 12 dicembre 2009

Catalogo in galleria

ART'S EVENTS

CENTRO D'ARTE CONTEMPORANEA

CENTRO COMMERCIALE SANNIO UNO

Località Collepiano - 82030 Torrecuso (BN) - Italia

Tel. 0824.874650 - Cell. 333.3443684 - 348.3822761

www.artsevents.it info@artsevents.itartseven@tin.it

Apertura: dal mercoledì al sabato - Orario: 17-20 e su appuntamento (verificare sempre via tel.)



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Sabato 24 ottobre 2009, alle ore 18.00 si inaugura presso il centro d'arte contemporanea Art's Events la mostra personale dell'artista tedesco Karl Klaus Mehrkens intitolata "Senza fissa dimora…" che propone 40 opere pittoriche recenti dell'artista che esordirà con una performance accompagnatoria all'apertura della sua terza mostra personale presso lo spazio espositivo di località Collepiano (Torrecuso) nei pressi dell'uscita Ponte (Bn) lungo la superstrada Benevento-Caianello .

Essenziale l'interpretazione della pittura di Mehrkens come matrice della sintassi creativa nell'immaginazione della stabilità del reale, cercando l'inesausto che alimenta la continuità dei temi storici (paesaggio e figura in particolare) e un artista così biologico nella sua percezione sensoriale del vero .

Molteplici i supporti (tela, carta, legno e altri materiali "liberati") su cui si riversa la creatività e l'elaborazione di immaginari mitici che dichiarano la mescolanza degli humus terreni, dei caratteri genetici, degli ingredienti che costituiscono le radici dell'essere. Qualcuno potrebbe parlare di pittura "classica", confondendo la contemporaneità di Mehrkens con la cultura anacronista del citare il passato in modo evidente, in realtà Mehrkens è innamorato della materia e del colore, crea corpi e luoghi che affiorano dai suoi sguardi tra memoria e futuro e che si materializzano in vedute a campo lungo, mezzobusti o primi piani su volti a prospettiva centrale, tutto a conferma di una precisa dimensione che taglia lo spaziotempo senza infezioni mondane.

I luoghi, silenziosi e panoramici, li vediamo dalla giusta distanza, da un punto di vista che coinvolge lo sguardo senza farti cadere addosso le forme. Stanno laggiù, campi lunghi di felice memoria fotografica (penso alle magie cromatiche di Franco Fontana) che evocano rumori vitali, emozioni, suoni nascosti, odori di varia provenienza. L'artista agisce per campiture dai morbidi incastri, modula il colore su variabili tonali dal sensibile termometro armonico. Usa la materia con limpidezza musicale, facendo scorrere le pennellate per fasce vibranti e rimandi dialettici. Il colore appartiene a quei paesaggi, si stabilizza per volumi plastici e modella gli orizzonti. L'opera diviene costruzione architettonica della matrice bidimensionale, un soggetto dinamico dalla stazza possente e dalle felici agilità iconografiche. Un paesaggio che ha metabolizzato Paul Cézanne, Nicolas de Staël, Ernst Ludwig Kirchner e altri maestri del colore interiore. L'artista tedesco coltiva da sempre le necessarie radici e si esprime con metodologie silenziose, pazienti, capaci di relazionare stato d'animo e materia, emozioni e cromatismi, etica e risultato finale.

I corpi, immobili e ravvicinati, bilanciano le lunghe panoramiche del paesaggio. La carne ci viene incontro, si mostra nel particolare senza cadere nella pura oggettività realista. E' qui che entrano in gioco il talento d'autore, le stilettate impressive e compatte, il ritmo fibroso del colore epidermico. Facce dure e squadrate, segnate dal tempo archeologico, figlie di origini che hanno elaborato la nostra controversa modernità. La resistenza della natura si legge soprattutto su quei corpi, nelle posture da statuaria organica, attorno alla fermezza monolitica ma viva. Il loro respiro scorre sotto la traccia della visione, evocando l'onestà del presente attraverso la persistenza delle origini.

Difficile notarlo al primo sguardo eppure Mehrkens racconta la parabola in discesa dell'Occidente. La solitudine silente dei luoghi, la potenza meteorologica, la fissità interrogativa dei volti: assieme, senza retorica figurativa, ci sussurrano il lampo degli errori collettivi e il tuono muto della decadenza sociale. Le opere parlano di resistenza e rinascita, di paesaggi e volti originari che rappresentano il traguardo di un possibile nuovo inizio. Il progresso, quasi inutile ripeterlo, ci ha regalato la bellezza tecnologica ma anche gli inquinamenti e le contaminazioni, il miglioramento scientifico ma anche il debordare dei costumi sociali. Artisti come Mehrkens partono da qui, dai dilemmi interiori davanti alla civiltà postfuturista. La pittura si trasforma così in consapevolezza e veggenza, occhio ciclopico che vede "oltre" il limite, verso quel passato arcadico che contiene gli archetipi del futuro.









KLAUS KARL MEHRKENS

E' nato a Brema (Germania) nel 1955.

Ha studiato dal 1977 al 1982 presso l'Accademia di Braunschweig con Hermann Albert e Alfred Winter-Rust.

Vive e lavora a Spello(Pg).

Protagonista di importanti esposizioni personali e collettive tra cui ricordiamo:

-Festival Dei Due Mondi. Spoleto e Citta' di Salemi a cura di Vittorio Sgarbi,

-"E tinello non fu..nell'impossibilità di essere figurativi e nudi" testo di Aldo Busi, Galleria Poggiali & Forconi, Firenze,

-Il Paesaggio Contemporaneo, Palazzo Ducale, Gubbio

-"Enzo Cannaviello un percorso nella pittura" – Russi -Ravenna

-"Frangi, Mehrkens, Papetti" Galleria Cappelletti, Milano

-"Il nuovo ritratto in Italia", Spazio Consolo, Milano

-"Fin quando ci sarà pittura" Galleria Il Polittico, Roma

-"Nuova Figurazione Europea" Villa Ponti, Arona

-Vade Retro, a cura di Vittorio Sgarbi, Milano

GAM mostra dedicata a Emilio Longoni

CULTURA. ALLA GAM UNA MOSTRA DEDICATA A EMILIO LONGONI

Finazzer Flory: "Ventitrè emblematici dipinti esplicativi per la nostra storia"

Milano, 21 ottobre 2009 – "Nell'ambito del progetto Milano si racconta, che segue il passo di una città che ama le distanze e non ha paura di abitarle, la Galleria d'Arte Moderna ospita una mostra di studio dedicata a Emilio Longoni, in occasione dei 150 anni dalla sua nascita, con l'esposizione di ventitré emblematici dipinti rappresentativi della sua produzione e al contempo esplicativi per la nostra storia".

Lo ha detto l'assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory intervenendo questa mattina alla presentazione della mostra "Emilio Longoni 2 collezioni", in programma alla Galleria d'Arte Moderna di via Palestro 16 da domani, 22 ottobre, al 31 gennaio 2010.

"Attraverso le opere del pittore conservate in due collezioni, quella della Galleria d'Arte Moderna e quella della Banca di Credito Cooperativo di Barlassina, generoso promotore dell'iniziativa – ha spiegato Finazzer Flory - possiamo riscoprire un originale percorso d'artista che attraversa l'esperienza del verismo, del divisionismo e del simbolismo".

La rassegna mette a confronto opere di grandissima qualità del grande maestro lombardo, vissuto tra Ottocento e Novecento, otto appartenenti alla stessa Gam e quindici di proprietà della Banca di Credito Cooperativo di Barlassina, cittadina natale dell'artista. Gli otto capolavori appartenenti alla Gam sono stati restituiti alla loro originaria luminosità, grazie ai restauri finanziati dalla Banca di Barlassina. L'incontro tra la Banca e il Museo si qualifica infine come una operazione culturale di alto livello che contribuisce a ricreare un rapporto virtuoso tra pubblico e privato, diffondendo la conoscenza di un grande artista come Longoni.
La mostra, inoltre, offre una rilettura di carattere scientifico dell'opera di Longoni, curata da Giovanna Ginex che ha dedicato anni di studio all'attività dell'artista.

In allegato una scheda della mostra



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Redazione del CorrieredelWeb.it
www.CorrieredelWeb.it

Mostra Fotografia Gabriele Morrione: VOCI. Immagini e parole di donne. 1964-2009


"VOCI"

IMMAGINI E PAROLE DI DONNE

1964 – 2009

Fotografie di Gabriele Morrione

Inaugurazione

Sabato 7 novembre 2009, ore 18

7 – 24 Novembre 2009

Aperto dal lunedì al sabato, dalle 16.30 alle 20 – Domenica chiuso

Ingresso libero

Spaziottagoni

Via Goffredo Mameli, 9 - 00153 Roma

Dal 7 al 24 novembre 2009, allo Spaziottagoni, a Trastevere, via Goffredo Mameli, 9 - 00153 Roma, si terrà la mostra personale di fotografia di Gabriele Morrione, "Voci. Immagini e parole di donne. 1964-2009" (dal lunedì al sabato, dalle ore 16.30 alle ore 20, domenica chiuso).

Gabriele Morrione torna a esporre le proprie fotografie in una mostra antologica in cui protagoniste sono ancora una volta le donne. Attraverso i loro volti e i loro sguardi, le donne di Morrione ci guardano e si guardano. Ma non solo. A loro è stato chiesto di raccontarsi, attraverso un testo che ognuna ha scritto, a commento della propria fotografia.

Diventa così una mostra "parlante", in cui fotografie e testi ci rivelano di questi volti l'anima e il proprio sentire: donne sicure di sé ma insieme fragili, donne che vogliono apparire ma a volte sembrano nascondersi, nella luce, nei propri pensieri.

Il catalogo della mostra "Voci. Immagini e parole di donne. 1964-2009" – Edizioni Kappa, 2009 è correlato da un cd audio, a cura dell'attrice Daniela Stanga, che grazie all'interpretazione di più attrici propone la lettura dei testi che accompagnano le immagini.

Catalogo e cd saranno in vendita durante i giorni della mostra con offerte promozionali.

Saranno in vendita anche altri libri, tra cui l'ultimo pubblicato "Gente di Lipari", Edizioni Kappa in collaborazione con il Centro Studi Eoliani, 2009.

Per richiedere il catalogo (disponibile da fine ottobre) inviare la richiesta a: (caterina@pennarossapresslab.it)


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