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lunedì 23 settembre 2019

A Milano Roberta Betti ci porta alla scoperta del suo "Graffio dell'anima"

La Galleria Spazioporpora di Milano presenta la personale dell'artista toscana originaria di Chiusi



Dopo diverse esperienze espositive anche a livello internazionale l’artista toscana Roberta Betti arriva a Milano presso la Galleria Spazioporpora che dal 14 al 28 ottobre 2019 ospiterà la sua mostra personale.





Nata a Chiusi inizia la sua attività negli anni '90 dedicandosi dapprima al genere del paesaggio, ma a partire dal 2010 una profonda ricerca artistica la conduce dalla serenità dei paesaggi toscani, cosi luminosi e statici, alla forza vibrante e al dinamismo impetuoso degli astratti, ove su tele dallo sfondo prevalentemente scuro ella trasferisce le sue emozioni mediante vortici di colore e linee graffianti.



L’evento curato da Francesca Callipari con il patrocinio del Comune di Chiusi, del Museo Ugo Guidi e dell’Associazione Kouros, sarà incentrato proprio su questa produzione astratta nella quale è protagonista assoluto il colore: un colore luminoso che sembra insorgere dal fondo della tela per esplodere ed irradiarsi al di fuori di essa…  Si tratta di una pittura che è pura espressione dei moti interiori dai quali l’artista si fa guidare, attivando una ricerca introspettiva che dà luogo ad opere dal forte impatto visivo ed emozionale, con una carica energetico-spirituale senza eguali.




Da qui il titolo scelto per l’esposizione: “Il Graffio dell’anima” che testimonia il legame indissolubile sussistente tra pittura e interiorità, evidenziando le forme di questo colore sfolgorante impresso attraverso movimenti simulanti graffi che pervadono la tela e che talvolta appaiono come veri e propri cerchi concentrici. 




Sono impronte d’anima che si riversano sulla tela, squarci di luce che si aprono tra le tenebre più profonde, lasciando per sempre tracce di sentimenti ed emozioni che entrano subito in dialogo con l’osservatore.

La stessa artista afferma: 

è come se volessi graffiare l’oscurità che a volte è in noi e ritrovare arcobaleni, frammenti di luce, simboli di speranza e non solo…

La mostra, visitabile presso la Galleria Spazioporpora di Milano dal 14 al 28 ottobre 2019, sarà inaugurata giovedì 17 ottobre dalle ore 18.30 fino alle 20.30 con una presentazione a cura della curatrice e storica d’arte Francesca Callipari e in presenza dell’artista Roberta Betti.








domenica 10 dicembre 2017

Mostra d'arte iraniana PEACE TIME. SATURA Art Gallery, Genova dal 9 dicembre 2017



 











Sabato 9 dicembre 2017 ore 17:00
Palazzo Stella - inaugurazione
PEACE TIME
a cura di Manijeh Sehi, Sarvenaz Monzavi Flavia Motolese
aperta fino al 22 dicembre 2017
da martedì a sabato ore 15:00 - 19:00
Genova, SATURA art gallery

S'inaugura sabato 9 dicembre 2017 alle ore 17:00 nelle suggestive sale di Palazzo Stella a Genova, la rassegna d'arte iraniana contemporanea "PEACE TIME" a cura Manijeh Sehi, Sarvenaz Monzavi e Flavia Motolese. 

La mostra, realizzata in collaborazione con White Line Gallery di Teheran, resterà aperta fino al 22 dicembre 2017 con orario 15:00 - 19:00 da martedì a sabato.

La mostra PEACE TIME costituisce un'ulteriore occasione di interscambio artistico-culturale che ci permette di proseguire sulla strada dischiusa da TIME TO TALK: l'obiettivo è quello di perpetuare e intensificare la collaborazione fra l'Iran e l'Italia, con la speranza che questo confronto aiuti a promuovere fra i popoli comprensione, amicizia e pace, di cui il mondo di oggi ha sempre maggiore bisogno.

Gli artisti iraniani si sono espressi attraverso opere che avessero come denominatore comune il tema della pace con la volontà di lanciare un messaggio globale attraverso l'arte contemporanea. I tempi avversi e complessi che stiamo vivendo ci inducono ad auspicare che l'arte possa essere terreno di confronto pacifico tra i popoli, perché la pace, proprio come l'arte, non ha nazione.

Da sempre, nella storia, agli artisti è affidato il compito di testimoniare la realtà, comprese le drammatiche conseguenze dei conflitti, ma anche quella di interpretarla e di ipotizzare scenari migliori, fornendo nuove soluzioni per un futuro più desiderabile. 

Come ha detto il curatore Hans Ulrich Obrist: "Un curatore non può predire il futuro dell'arte. Gli artisti, tuttavia, hanno antenne estremamente sensibili ai cambiamenti imminenti e spesso sanno rilevarli prima di chiunque altro. E così stando vicini agli artisti i curatori hanno la possibilità di riconoscere un assaggio di quello che verrà".
L'universalità del tema scelto, quello della Pace, su cui si sviluppa l'intero percorso narrativo, è dimostrazione del potere dell'arte di mettere in comunicazione culture diverse, attraverso l'immediatezza del linguaggio visivo, generando una comprensione più profonda delle rispettive identità.

La mostra, con le sue oltre 70 opere, volte a fornire un interessante spaccato delle tendenze dell'arte contemporanea iraniana, si distingue per la grande vivacità di stili e di tecniche. Per la seconda volta a SATURA, un'accurata selezione di opere, tra cui spiccano nomi di rilievo del panorama iraniano contemporaneo, ci permette di osservare la concezione dell'immagine e della visione sotto il profilo di un diverso ambito culturale: quali le influenze, i trend o la tradizione iconico-simbolica predominante.

Rispetto alla mostra precedente, sono state introdotte tecniche diverse che spaziano dalla pittura alla fotografia e dal disegno all'elaborazione digitale, permettendoci di analizzare come si siano sviluppate tra i due paesi e le differenze con cui vengono impiegate. Il rapporto con una figurazione classica rimane predominante, così come un'attenzione al colore. 

Il passaggio delle Avanguardie, che nel nostro paese ha prodotto un vero e proprio spartiacque tra il prima e il dopo, determinando una frattura nell'espressione artistica, sembra aver influito in maniera più mediata nell'arte iraniana
Si percepisce una consapevolezza diversa, più profonda, forse perché viene perseguita meno spettacolarizzazione in favore di valenze contenutistiche più forti. 
Ecco allora che ritornano le motivazioni di questa mostra: vicini e lontani, ugualmente abitanti di una realtà che impone il silenzio per riflettere ed agire diversamente.

ARTISTI IN ESPOSIZIONE:
Suzan Alimardani, Alireza Allahbakhshi, Fatemeh Arefi, Armineh Sarkisovich Arzumanian, Khatereh Avand, Bahman Boroujeni, Sanaz Eskandari, Shahla Esmailpoor, Mohammad Hadi Fadavi, Mehrdad Falah, Saman Farhangi, Laleh Ghazivakili, Narges Ghiabi, Sheida Gholipour, Farzaneh Hajighemi, Aysa Hekmat, Shahla Homayouni, Hadi Jamali, Pegah Jamali, Yalda Javaheri, Shirin Mirjamali, Sepideh Mirzai, Ahmad Mirzazadeh, Mitra Mobinzadeh, Nadereh Nejadpourhossein, Mojgan Nikbakht, Amirhoushang Ordouie, Samira Ostovan, Naser Ovissi, Rahimeh Pournoorbakhsh, Hadi Rafi Bakhsh, Hekmat Rahmani, Farzane Saeedi Rahvard, Nahid Razipour, Elham Rezasoltani, Azin Rostami, Nahid Salahmand, Manijeh Sehi, Maryam Seraj, Pejvak Seraj, Neda Shahhosseini, Malahat Tadayon, Hamid Talebpour, Shabnam Tolou, Samaneh Vahabi, Sosan Yadavar Vahed, Arman Yaghoubpour, Roya Zendehdel, Solaleh Abdolpanhan, Sima Amani, Sarah Ameri, Sadeq Asad, Ardeshir Boroujeni, Negar Farhangi, Anahita Ghazanfari, Farah Habib, Aisling Sareh Haghshenas, Pooria Hatami, Pooya Jamali, Shahindokht Mahinpour, Shahrzad Monzavi, Sarvenaz Monzavi, Reihane Moosavi, Tara Nazmalizadeh, Fereydoun Omidi, Tala Ranjbaran, Elnaz Rezasoltani, Neda Safari, Fatemeh Salemi, Selvi Samiei, Shabnam Shafeiyan, Yasaman Yaseri, Atefeh Yazdani, Akbar Zaheri.
Satura art gallery
SATURA Art Gallery
Piazza Stella 5/1 16123, Genova Italy

lunedì 2 ottobre 2017

Non ci sono confini ... al Grande Museo del Duomo di Milano. Fino al 3 ottobre la mostra LIMITI-CONFINI

CRAMUM - Arte Contemporanea

Al Grande Museo del Duomo di Milano non ci sono confini ... almeno nell'arte.
ULTIMI GIORNI PER VISITARE LA MOSTRA "LIMITI-CONFINI"

Fino al 3 ottobre al Grande Museo del Duomo di Milano è aperta la mostra internazionale LIMITI-CONFINI curata da Sabino Maria Frassà per il progetto culturale CRAMUM. La mostra cerca di andare oltre i limiti e i confini, leggendoli come mero frutto della paura umana: dal muro gonfiabile di Franco Mazzucchelli, alle bandiere bruciate di Ivan Bruganov, alla Brexit di Marco la Rocca alla sorellanza ritratta da Magdalena Abakanowicz.

La mostra è completata da un libro-pubblicazione "SUL CONFINE, ON THE EDGE" edito Editrice Quinlan con le riflessioni di noti studiosi e intellettuali: Eugenio Borgna, Nicla Vassallo, Sabino Maria Frassà, Stefano Ferrari e Raffaella Ferrari. 
Il curatore - Frassà - spiega così l'idea originale del progetto: "Se è vero che l'uomo appare sempre più impegnato a costruire muri e a tracciare confini, è anche vero che tanti più muri si erigono, tanta più parte di umanità vive su un confine, sia esso politico, sociale, economico o culturale ... Vivere i confini può quindi anche essere un'esperienza rilevatrice, perché fa comprendere come siamo tutti vittime e carne ci del modello discriminatorio "noi contro loro": siamo tutti "diversi" da qualcun altro e prima o poi siamo tutti minoranza in qualche modo e misura.".

In mostra così le opere di 21 artisti provenienti da tutto il mondo Magdalena Abakanowicz, Zsolt Asztalos, Alessio Barchitta, Ivan Barlafante, Carlo Benvenuto, Alessandro Boezio,  Francesco Casolari, Matteo Fato, Andrea Fiorino, Daniele Fissore, Ivan Grubanov, Marco La Rocca, H.H. Lim, Franco Mazzucchelli, Dario Picariello, Pamela Pintus, Francesca Piovesan, Diego Randazzo, Daniele Salvalai, Sally Viganò.


LIMITI - CONFINI
Grande Museo del Duomo di Milano, a cura di Sabino Maria Frassà
Dal 22 settembre al 3 ottobre
10:00 - 18:00 |
 Chiuso il mercoledì. Ingresso da Piazza del Duomo.

Immagini (in ordine di comparsa):
- Vista interna della mostra con le opere di Salvalai, Abakanowicz, Piovesan e Manfredi

- Vista interna della mostra con le opere di HH Lim, Ivan Bruganov e Marco La Rocca.
- Sorellanza, Magdena Abakanowicz, 2007
- Il Muro, Franco Mazzucchelli (opera inedita e site-specific)
- My story, my version (Barbara), Zsolt Asztalos, 2015
- Copertina del libro "Sul confine, on the edge" a cura di Sabino Maria Frassà per Editrice Quinlan 





in collaborazione e con il patrocinio di


con il patrocinio di: Fondazione Cure Onlus, Comune di Milano, Istituto Confucio dell'Università degli Studi di Milano, Accademia Polacca di Roma, Consolato di Polonia a Milano, Consolato di Ungheria a Milano, Consolato di Serbia a Milano, Ludwig Muzeum, Istituto Balassi di Roma, Studio Museo Francesco Messina 
CRAMUM è una parola latina che significa "crema", "la parte migliore". CRAMUM è un progetto non profit che sostiene iniziative artistiche e culturali in Italia e all'estero, con particolare attenzione ai giovani artisti. Progetto principale di cramum dal 2012 è il Premio cramum, nato per essere un talent-program per i migliori giovani artisti in Italia. Ogni anno il premio mette al fianco dei giovani artisti finalisti artisti di fama internazionale, intellettuali, curatori, collezionisti e giornalisti. Dal 2014 Sabino Maria Frassà è il Direttore Artistico.
Le precedenti edizioni del Premio sono state vinte da: Daniele Salvalai, Paolo Peroni, Francesca Piovesan, Matteo Fato e Giulia Manfredi.

Per informazioni: 334.1539578 infocramum@gmail.com



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www.CorrieredelWeb.it

lunedì 12 maggio 2014

"La Ciociaria nell'arte tra ieri ed oggi" - ultimi giorni!


Ultimi giorni per visitare la personale di pittura di Agnes Preszler presso il Palazzo della Provincia di Frosinone; occasione imperdibile per chi ama la Ciociaria e la pittura. La prima parte della mostra consiste in ben 26 copie di opere dei maestri dell'800, da Corot a Sargent, con soggetti ciociari. Come tale, risulta essere la più grande collezione di questo genere. I dipinti sono accompagnati da testi che illustrano la storia documentata delle modelle conosciute e da racconti romanzati ispirati dai quadri. Non mancano le riflessioni sulle condizioni delle donne che rappresentano la parte dominante dei soggetti. I fil rouge: "Bambine che lavorano", "Le donne e l'eros", "Le donne e l'acqua" - ovviamente tutto rigorosamente riferito alla Ciociaria. Vista l'eccezionalità della mostra, è stato pubblicato un catalogo gratuito in formato e-book che raccoglie le opere esposte e i testi

L'altra parte dell'esposizione è costituita in creazioni estemporanee realizzate negli ultimi due anni sul territorio della Ciociaria (provincia di Frosinone e Latina).


Palazzo della Provincia di Frosinone, piazza Gramsci - orario continuativo: 7.30-19.30





lunedì 26 ottobre 2009

AL DI LA DEL BERE E DEL MARE - La Rubrica di Vanni Cuoghi, N.01: *CARLO MAGNO, L'ACCIUGA E IL PORNO.. ROMANICO*



A spasso con Vanni Cuoghi tra luoghi d'arte e sapori

CARLO MAGNO, L'ACCIUGA E IL PORNO...ROMANICO





www.lobodilattice.com



lunedì 12 ottobre 2009

PAROLA AGLI ARTISI, Intervista a Massimo Gurnari


Ogni mese chiediamo ad un artista di confrontarsi con alcuni temi, cerchiamo di scoprire cosa pensa dell'arte contemporanea, quali sono i suoi gusti e quali metodologie di lavoro utilizza...

Lobodilattice incontra MASSIMO GURNARI

http://www.lobodilattice.com

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