CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Ultime news di Mostre ed Esposizioni

Cerca nel blog

venerdì 27 settembre 2013

Mostra di Zao Wou-Ki a Locarno



Locarno rende omaggio a Zao Wou-Ki (1920-2013)


Casa Rusca

Pinacoteca comunale

Locarno (Svizzera)

Conferenza stampa: 12 settembre 2013, ore 14:00

Inaugurazione: domenica 15 settembre 2013, ore 11:00

Preview:

13-14 settembre 2013

ore 10:00 - 12:00

14:00 - 17:00

Orari di apertura

17 settembre 2013 - 6 gennaio 2014

Da martedì a domenica

10:00 - 12:00 / 14:00 - 17:00


Zao Wou-Ki. Retrospettiva (1920-2013)

A cura di Riccardo Carazzetti e Yann Hendgen 

Con il patrocinio dell'Ambasciata della Repubblica popolare di Cina in Svizzera, China Academy of Art (Hangzhou) e Instituto Confucio (Ginevra)

Catalogo di 195 pagine con testi, apparati e riproduzioni delle opere in mostra, CHF 40

Il primo omaggio che un museo pubblico europeo rende al grande artista nato il 1° febbraio 1920 a Pechino, trasferitosi definitivamente a Parigi nel 1948 e spentosi a Nyon il 9 aprile di quest'anno.

La città di Locarno può vantare di possedere una collezione d'arte moderna di tutto rispetto, di importanza internazionale, frutto dell'intraprendenza e della generosità di persone che hanno capito la valenza di questo territorio che durante il XX secolo è divenuto una sorta di crocevia di spiriti creativi.

Le mostre dedicate alle collezioni della città di Locarno rientrano nella politica culturale che mira a valorizzare questo patrimonio di proprietà pubblica. Nelle nostre collezioni incontriamo i nomi di numerosi protagonisti delle avanguardie europee, che hanno trovato nella persona dello scultore Remo Rossi (1909-1982) quei sentimenti di accoglienza e disponibilità altrove carenti. Sempre Remo Rossi è l'artefice dell'importante operazione culturale coronata con l'apertura, nel 1966, del Museo d'arte contemporanea negli spazi Castello Visconteo. Dapprima la donazione da parte di Jean Arp e Marguerite Arp-Hagenbach - il fulcro del nuovo museo, inaugurato il 10 aprile 1966 -, poi l'incremento di quel patrimonio su iniziativa di altri artisti o collezionisti - esemplare il gesto di Charlotte Pierburg che nel 1977 legò a Locarno un'opera storica di Paul Klee: Wohin? Junger Garten, 1920, testimonianza di quella che i nazisti consideravano "arte degenerata" (Entartete Kunst).

L'incremento maggiore del nostro patrimonio è giunto ancora una volta da quel crogiuolo d'arte rappresentato dalla famiglia di Remo Rossi: un felice concorso di circostanze associa al nostro scultore la figura di Nesto Jacometti (1898 - 1973), il geniale editore d'arte, fratello di Luigina, la madre di Remo. Nesto Jacometti ci ha donato in eredità un fondo di opere che a poco a poco si va riscoprendo e valorizzando. Oggi attingiamo dal copioso fondo del suo Lascito per mettere in luce l'opera di Zao Wou-Ki (1920-2013), l'artista francese di origini cinesi con il quale Jacometti intrecciò forti legami di amicizia, tanto che il nostro editore gli consacrerà, nel 1955, il primo catalogo ragionato della sua produzione calcografica e litografica. La collezione donata alla città di Locarno rappresenta con tutta certezza un unicum nell'ambito delle istituzioni pubbliche che conservano opere di Zao Wou-Ki; alcune cifre bastano per descrivere la consistenza del corpus: l'opera grafica edita da Jacometti fra gli anni 1950 e 1965, in sodalizio con Klipstein & Co, all'insegna della Guilde Internationale de la Gravure o attraverso la sua geniale creazione - L'Oeuvre Gravée -, conta in totale 52 pezzi; la collezione privata dell'editore presenta invece una tipologia che comprende 45 pezzi originali fra oli, tempere e carte mentre sono 47 le stampe realizzate da altri editori.

La mostra retrospettiva dedicata a Zao Wou-Ki ci invita a conoscere anche la sua produzione recente, le cui opere provengono dalla Successione Zao Wou-Ki. Zao Wou-Ki è un mediatore di culture - una che è ancorata alla tradizione secolare cinese, l'altra orientata invece verso gli orizzonti estremi dell'astrazione.

Zao Wou-Ki nasce a Pechino il 1° febbraio 1920, frequenta in seguito la Scuola di belle arti di Hangzhou sotto la guida del maestro Lin Fengmian. Proprio quest'ultimo suggerisce a Zao Wou-Ki di inoltrare, nel 1947, la richiesta del visto per la Francia. Senza esitare sceglie Parigi, per lui capitale delle arti. Ottenuto il visto nel 1948, arriva a Parigi il primo aprile dello stesso anno. Ben presto Zao Wou-Ki diventa attore sulla scena parigina delle arti, allora molto ricca. Si costruisce una famiglia artistica fra coloro che si affermeranno protagonisti. Li incontra alla Galerie Pierre Loeb (Jean-Paul Riopelle, Maria-Helena Vieira da Silva, Georges Mathieu), nei laboratori di incisione (il poeta Henri Michaux, i pittori Antoni Clavé, Johnny Friedlaender), alla Galerie de France (Pierre Soulages, Hans Hartung, Alfred Manessier).



Grazie all'amico Johnny Friedlaender, la Svizzera occuperà un posto importante nella sua carriera. Per lui non sarà un paese fra tanti poiché proprio in Svizzera avverranno gli incontri decisivi per l'evoluzione della sua arte. Paradossalmente il legame fra Zao Wou-Ki e la Svizzera ha origine in Cina. Si tratta del rapporto fondamentale con la pittura di Paul Klee. A Shanghai, Zao Wou-Ki possedeva, nella sua collezione di libri d'arte, un'opera su Klee che suo zio gli aveva portato da un soggiorno in Europa. L'influsso della pittura di Klee sarà determinante nella sua opera verso la metà degli anni 1950.

Nel 1951, a Berna, dove si trova per una mostra delle sue incisioni allestita da Nesto Jacometti alla Galleria Klipstein, ha l'occasione di vedere alcune opere di Paul Klee. L'incontro può dirsi essenziale poiché gli consente di capire che la pittura non è necessariamente la rappresentazione oggettiva delle cose. Klee usa linee, frecce, punti, lettere che significano qualcosa di diverso da ciò che rappresentano. Questa scoperta, per Zao Wou-Ki quasi iniziatica, gli aprirà le porte dell'astrazione permettendogli di trovare la propria. La comprensione del processo artistico di Paul Klee indurrà Zao Wou-Ki a recuperare una parte dell'eredità culturale cinese per abbandonare a poco a poco la figurazione che sente troppo vincolante. Zao Wou-Ki stravolge il senso dei segni cinesi arcaici dei bronzi e delle iscrizioni funerarie per entrare in un altro mondo rappresentativo. Tale rivoluzione plastica, pur realizzandosi materialmente nel suo laboratorio parigino, nasce intellettualmente in Svizzera.

L'opera e il pensiero di Zao Wou-Ki a nostro avviso sono emblematici, tali da farci capire un particolare approccio che ha segnato l'evoluzione del suo "far pittura", legato intimamente alla poesia, alla scrittura che si è trasmutata in calligrafia e poi in segni simbolici, in colori esuberanti che lo hanno aperto a una nuova luce.

Il legame ideale che Locarno ha forgiato con Zao Wou-Ki è di quelli inscritti in una memoria che non possiamo dimenticare, abbandonare all'oblio, sottolineata dalla mostra personale di Zao Wou-Ki tenutasi nel 1961 alla Casa del Negromante (32 litografie, 20 incisioni e 8 acquerelli), luogo storico che ha cadenzato per più di un decennio la vita culturale di Locarno con rassegne collettive di artisti locali o di spessore internazionale, organizzate da Virgilio Gilardoni e Nesto Jacometti.



In contemporanea:

Casa del Negromante

12-15 settembre 2013

ore 10:00 - 12:00

14:00 - 17:00

Zao Wou-Ki

Grafiche edite da Nesto Jacometti

negli anni dal 1950 al 1965



--
Redazione del CorrieredelWeb.it


Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *