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domenica 21 marzo 2010

MOSTRA GIORGIO LAVERI: FATE ILVOSTRO GIOCO

GIORGIO LAVERI
Fate il vostro gioco 
 
Catalogo con testo di Anty Pansera 
 
Inaugurazione 
Mercoledi 31 marzo 2010  ore 18.00 
 
31 marzo 2010 - 15 maggio 2010  


Con la mostra personale Giorgio Laveri. Fate il vostro gioco la galleria Terre d'Arte di Torino rende omaggio all'artista savonese e rinnova il proprio interesse per i protagonisti dell'arte italiana del XXI secolo.
La mostra, dal 31 marzo al 15 maggio 2010, segue le recenti presenze personali di Laveri presso Bergamo Arte Fiera (Colossi Arte contemporanea), ArtFirst Bologna (Valente arte contemporanea) e MiArt (Colossi Arte contemporanea) e le presentazioni della monografia bilingue "Giorgio Laveri scultura per gioco scultura per davvero", edita da Vanilla Edizioni, che documenta il complesso delle opere realizzate dall'artista dal 1980 al 2009, affiancando loro la prima compiuta ricerca documentaria su tutta la bibliografia esistente.
L'esposizione torinese illustra un significativo percorso nell'articolata e multiforme opera di Giorgio Laveri, attraverso alcune opere che dimostrano la sua posizione di rilievo nell'ambito della ricerca ceramica italiana e internazionale.
In particolare, per l'occasione, Giorgio Laveri presenta le sue ultime realizzazioni in ceramica: Rino il temperino e Tita la matita.
Anty Pansera ne fornisce una originale lettura critica nella pubblicazione che accompagna la mostra.

Giorgio Laveri è protagonista di un percorso espressivo ormai trentennale.
Dopo gli studi di formazione professionale sulla regia televisiva, Laveri, affianca le esperienze teatrali e cinematografiche alla pratica scultorea con particolare predilezione al materiale ceramico. Ruolo specifico delle terre e conoscenza delle tecniche realizzative costituiscono gli assunti su cui fondare il proprio percorso espressivo. Col doppio registro dell'incanto e dell'invettiva, tra apologia e derisione, Laveri matura un'idea di scultura che gli permette di profanare tutte le mitologie culturali, utilizzando la ceramica per trasformare in arte la sua concezione del mondo e delle cose.
Da qualche tempo Giorgio Laveri ferma la sua attenzione su oggetti comuni e commerciali appartenenti alla realtà urbana che lo circonda e, attraverso un'operazione di riproduzione ingrandita e impreziosita dal fascino degli smalti ceramici a gran fuoco, fornisce loro una nuova dignità. Oggetti defunzionalizzati, gonfiati, assemblati, reinterpretati che permettono all'artista di attraversare la barriera del quotidiano e – per contrappasso rispetto a quanto scrive Blanchot "Malgrado il massimo sviluppo dei mezzi di comunicazione, il quotidiano sfugge…"1 - di inneggiare a ciò che è talmente conosciuto da passare inosservato. In tal senso la provocazione significante degli oggetti ingigantiti, che sembra, in prima analisi, derivare da riferimenti al dadaismo duchampiano piuttosto che all'extraterritorialità scultorea di Claes Oldenburg2 o alle diverse declinazioni dei nouveaux realistes, per Giorgio Laveri diventa il tentativo di congiungere due opposti: da un lato porre la lente di ingrandimento sul quotidiano nella sua più comune e scontata accezione, dall'altro renderlo non convenzionale, porlo al centro dell'attenzione, restituirlo protagonista di una trasfigurazione artistica. Ogni oggetto preso in considerazione diventa per Laveri uno strumento di comunicazione e più precisamente di comunicazione sensuale: il soggetto, più che qualcosa di importante in sé, è un mezzo per coinvolgere e avvicinare chi guarda. E' il desiderio di toccare e di essere toccato che interessa all'artista ligure, il quale enfatizza la presenza degli oggetti di consumo banale per renderli eccezionali attraverso l'uso di una materia estremamente sensoriale qual è la ceramica.


Galleria Terre d'Arte
Via Maria Vittoria 20/A
10123 Torino
tel/fax +3901119503453 
info@terredarte.net

 

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